18 Gennaio 2025, sabato
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Tragedia e gelo a Gaza: quinto neonato muore per il freddo

Conflitto e crisi umanitaria devastano la Striscia di Gaza. Sale il bilancio delle vittime e il gelo miete vite innocenti

Gaza – Un neonato di appena un mese, Jumaa Al-Batran, è morto questa mattina a causa del freddo intenso che sta colpendo la Striscia di Gaza. Jumaa è la quinta giovane vittima del gelo in meno di una settimana, secondo quanto riferito dall’agenzia palestinese Wafa. Il fratellino gemello, Ali, versa in condizioni critiche, con i medici che lottano per salvarlo. I due piccoli vivevano con la famiglia in una tenda di fortuna a Deir al-Balah, nel cuore di Gaza, dove le temperature rigide si sono rivelate letali.

Secondo fonti mediche locali, nelle ultime giornate quattro altri neonati, di età compresa tra 4 e 21 giorni, hanno perso la vita a causa del freddo e delle condizioni di vita disastrose. La situazione umanitaria nella Striscia si fa sempre più drammatica, con temperature invernali che colpiscono una popolazione già stremata da settimane di conflitto.

Intanto, sul fronte militare, l’escalation di violenza non si arresta. Nella giornata di ieri, almeno 36 palestinesi sono morti nei raid aerei israeliani su diverse aree di Gaza, la maggior parte nel nord della Striscia. Fonti mediche riferiscono di ulteriori bombardamenti serali su Gaza City e Khan Younis, portando il bilancio complessivo delle vittime dall’inizio del conflitto a 45.484, con oltre 108.090 feriti.

Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno concluso un’operazione in un ospedale nel nord di Gaza, descritto come un “centro di comando di Hamas”. Durante il raid, sono stati arrestati oltre 240 sospetti affiliati al gruppo, tra cui il direttore dell’ospedale, Hossam Abu Safiyeh, accusato di legami con Hamas. L’ospedale è ora fuori servizio, aggravando ulteriormente la crisi sanitaria nella regione.

A livello internazionale, il presidente francese Emmanuel Macron ha ribadito l’urgenza di fornire aiuti umanitari massicci a Gaza. “La situazione è catastrofica e le perdite umane sono intollerabili,” ha dichiarato in un comunicato ufficiale diffuso dall’Eliseo. Tuttavia, gli appelli per un cessate il fuoco e per l’apertura di corridoi umanitari rimangono inascoltati.

Mentre il conflitto continua a mietere vittime, il gelo aggiunge una dimensione ulteriore alla sofferenza di una popolazione intrappolata tra bombardamenti incessanti e una crisi umanitaria senza precedenti. La comunità internazionale è chiamata a intervenire con urgenza per alleviare il dramma umano che si consuma nella Striscia di Gaza.

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