Un tragico episodio ha scosso la tranquillità di Cassano, un piccolo centro nel Canavese, dove un uomo di 37 anni ha scelto di porre fine alla sua vita in un momento di disperazione estrema. La notizia che sua madre, ricoverata in ospedale, era ormai in condizioni irreversibili ha scatenato un dolore insopportabile. Poco dopo il gesto estremo del figlio, la donna è deceduta.
Una catena di eventi drammatici
Tutto è iniziato pochi giorni fa, quando Duilia Tha, 75 anni, è stata ricoverata d’urgenza presso l’ospedale di Ivrea a causa di uno scompenso cardiaco. Inizialmente i medici avevano ipotizzato un decorso positivo, ma la situazione è rapidamente degenerata. Nella mattinata di giovedì 19 dicembre, i sanitari hanno informato il figlio Alessio Regis che non c’era più nulla da fare: il cuore della madre stava cedendo.
L’assenza e la scoperta
Alessio, devastato dalla notizia, non è riuscito a sopportare il peso della perdita imminente. Quella stessa mattina avrebbe dovuto pranzare con alcuni amici, ma non si è presentato all’appuntamento e non ha risposto alle loro chiamate. Preoccupati, gli amici hanno allertato i carabinieri. Entrati nell’abitazione, le forze dell’ordine hanno trovato Alessio privo di vita. L’uomo aveva utilizzato una pistola regolarmente denunciata per compiere il gesto estremo.
Un dolore senza consapevolezza
Poche ore dopo, Duilia Tha è spirata in ospedale, inconsapevole di quanto fosse accaduto al figlio. La tragedia lascia una comunità sconvolta e un vuoto incolmabile nelle vite di chi li conosceva.
Il grido silenzioso della disperazione
La vicenda di Alessio e Duilia solleva domande profonde sul dolore umano e sulla necessità di riconoscere i segnali di sofferenza emotiva. La comunità locale si stringe attorno a questo dramma, ma resta l’urgenza di riflettere su come offrire supporto a chi si trova a fronteggiare momenti di crisi estrema.