Il leader della Lega e vicepremier è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver impedito lo sbarco a Lampedusa di 147 migranti soccorsi dalla ong spagnola Open Arms. Questi migranti erano rimasti in mare per 19 giorni nell’agosto 2019, quando Salvini ricopriva il ruolo di Ministro dell’Interno nel primo governo di Giuseppe Conte. Il pubblico ministero ha richiesto una condanna a sei anni di carcere. Oltre alla pena detentiva, gli avvocati di alcuni dei naufraghi hanno chiesto un risarcimento danni che supera il milione di euro.
Giulia Bongiorno, avvocato e senatrice della Lega, che assiste Salvini, ha chiesto l’assoluzione del suo assistito, sottolineando che la sua scelta era stata quella di “tutelare i confini dello Stato”. Salvini ha già fatto sapere che, in caso di condanna, non si dimetterà: “Ho solo difeso la nazione”, ha dichiarato con determinazione.
Elon Musk: “Assurdo che Salvini sia Processato per Aver Difeso l’Italia”
Elon Musk ha commentato la vicenda su X (ex Twitter), definendo “assurdo” che Salvini venga processato per aver protetto l’Italia. La sua opinione ha suscitato polemiche, ma anche sostegno da chi vede nel leader della Lega un difensore degli interessi nazionali.
La storia inizia il 1° agosto 2019, quando la ong Open Arms soccorre 124 migranti al largo delle coste libiche. Dopo il salvataggio, l’equipaggio della nave chiede un porto sicuro, proponendo sia l’Italia che Malta, ma il governo italiano, sotto la guida di Salvini, rifiuta di accogliere la nave. Il ministro dell’Interno, d’accordo con i colleghi del Movimento 5 Stelle ai Trasporti e alla Difesa, impedisce l’ingresso in acque italiane, avviando un lungo braccio di ferro con la ong. Nel frattempo, vengono sbarcati alcuni migranti per motivi di salute, ma altri 121 restano a bordo, in condizioni sempre più precarie.
Il 9 agosto, gli avvocati della ong presentano un ricorso al tribunale dei minori per chiedere lo sbarco dei migranti non ancora maggiorenni e denunciano la situazione. Il 12 agosto, il tribunale di Palermo ordina lo sbarco dei minori, ma la nave continua a essere bloccata dal divieto imposto dal Ministero dell’Interno. Dopo il rifiuto di Malta e Italia, Open Arms fa ricorso al TAR del Lazio, che sospende il divieto di ingresso. Tuttavia, l’incertezza politica del governo gialloverde e il rifiuto persistente di Salvini portano la situazione al limite.
Il 20 agosto, quando la tensione raggiunge l’apice, il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio sale a bordo della nave e definisce la situazione “esplosiva”. Si decide quindi il sequestro della nave per garantire lo sbarco dei migranti, che nel frattempo sono ridotti a 88, dopo i trasferimenti per motivi medici. La Procura di Agrigento avvia un’indagine, che porta alla registrazione di Salvini come indagato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, insieme al suo capo di Gabinetto Matteo Piantedosi. Le carte vengono poi trasferite ai pm di Palermo, che formalizzano l’imputazione contro Salvini, ma archiviare il caso per Piantedosi.
Nel febbraio 2020, il Senato approva l’autorizzazione a procedere contro Salvini, a differenza di quanto accaduto per il caso della nave Diciotti, un altro episodio simile. Il processo inizia ufficialmente il 15 settembre 2021, dopo oltre un anno di procedimenti legali. Durante il dibattimento, che si è protratto per oltre tre anni con 24 udienze, sono stati ascoltati testimoni di rilievo, tra cui l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, l’ex ministro degli Esteri Giuseppe Di Maio e l’attuale ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
Salvini ha difeso la sua posizione sostenendo che la politica del governo era quella di contrastare il traffico di esseri umani e coinvolgere l’Europa nella gestione della crisi migratoria. Ha inoltre ricordato che, seppur la sua posizione fosse condivisa dalla maggioranza di governo, Conte aveva cambiato opinione sulla vicenda solo dopo la crisi di governo che si stava profilando a metà agosto.
Il 14 settembre, la Procura chiede la condanna di Salvini a sei anni di carcere, accusandolo di aver volutamente violato le regole e negato consapevolmente la libertà personale di 147 migranti, nonostante le decisioni legali che imponevano lo sbarco.