17 Dicembre 2024, martedì
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Banda delle spaccate fermata

È finita la corsa della banda delle spaccate, un gruppo criminale che negli ultimi due anni ha messo a segno undici furti ai danni di negozi e aziende tra Roma e Viterbo

I carabinieri hanno arrestato ben 15 persone, smantellando un’organizzazione che agiva con metodi violenti e tecniche ben studiate.

Ebbene, la banda messa aveva a punto una modalità precisa per i colpi: utilizzava veicoli rubati come arieti per fondere vetrine e serrande, creando un varco per entrare nei locali. Una volta all’interno, i ladri agivano in pochi minuti per portare via la refurtiva e poi si davano alla fuga, lasciando dietro di sé ingenti danni alle attività colpite.

L’indagine è stata portata avanti dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia Roma Trionfale , sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Roma . I reati contestati riguardano undici episodi avvenuti tra il 12 novembre 2022 e il 27 gennaio 2024 , tutti concentrati nelle aree di Roma e Viterbo.

Oltre ai furti, tre dei 15 arrestati sono accusati di tentato omicidio nei confronti di tre carabinieri. L’episodio risale al 14 febbraio scorso : durante un controllo all’interno di un campo rom di Villalba di Guidonia , i militari sono stati attaccati. Gli indagati hanno bloccato la strada con una barricata e, armati di mazze e spranghe , hanno circondato la pattuglia. Hanno poi usato un camion per speronare l’auto dei carabinieri, facendola ribaltare su un fianco. Nonostante l’aggressione, i carabinieri sono riusciti a mettersi in salvo.

Le indagini hanno rivelato che la banda era composta da figure specializzate . Alcuni si occupavano di selezionare gli obiettivi, scegliere aziende e negozi con beni di valore, mentre altri componenti della banda studiavano le vie di fuga , per agire rapidamente senza lasciare tracce.

Dopo i furti, i ladri potevano contare su appoggi logistici in vari campi nomadi della provincia di Roma. Qui nascondevano i mezzi e la refurtiva, rendendo più difficili le indagini.

Per garantirsi la fuga, la banda utilizzava metodi ingegnosi e pericolosi: durante gli inseguimenti, attivavano estintori rubati per creare nubi di polvere , riducendo la visibilità delle forze dell’ordine e ostacolando i loro movimenti. Una strategia che, oltre a rallentare gli inseguitori, metteva a rischio anche la sicurezza degli automobilisti.

L’arresto dei 15 membri della banda rappresenta un successo importante per i carabinieri e un sospiro di sollievo per commercianti e imprenditori delle zone colpite. I provocati dai furti, infatti, danni, sono stati significati, non solo per la perdita economica ma anche per le devastazioni lasciate dai ladri.

L’operazione ha smantellato un’organizzazione che, con la sua violenza e precisione, ha seminato paura tra le comunità locali. Ora si attendono ulteriori sviluppi delle indagini per accertare altre possibili responsabilità e colpi.

A cura di Ella Ayoub

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