A cura di Ionela Polinciuc
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato l’intenzione di colpire i centri decisionali di Kiev come possibile risposta all’uso dei missili Atacm forniti dagli Stati Uniti all’Ucraina. Questa dichiarazione arriva dopo un massiccio attacco russo che ha preso di mira infrastrutture energetiche ucraine, lasciando oltre un milione di persone senza elettricità. Putin ha rivendicato il lancio di 100 missili e 466 droni negli ultimi due giorni, presentandoli come una risposta diretta al coinvolgimento occidentale nel conflitto.
Il leader del Cremlino ha anche introdotto una nuova minaccia: il missile balistico ipersonico “Oreshnik”, un’arma che, secondo Mosca, è in grado di colpire qualsiasi obiettivo sul territorio europeo e risulta impossibile da intercettare. Putin ha annunciato che il missile è già in produzione di massa e sarà utilizzato per ulteriori test in combattimento.
Parallelamente, le forze ucraine hanno riportato un attacco aereo durante la notte in cui 132 droni russi sono stati lanciati su diverse città, con le difese aeree di Kiev che ne avrebbero abbattuti 88. I danni causati dagli attacchi infrastrutture, edifici residenziali e automobili. Dall’altra parte, il Ministero della Difesa russo ha riferito di aver respinto un “massiccio attacco di droni” ucraini, abbattendo 47 velivoli in varie regioni, tra cui Rostov, Belgorod, Bryansk e Crimea. A Rostov, un sito industriale è stato colpito, provocando un vasto incendio che ha richiesto l’intervento di oltre 100 vigili del fuoco.
La situazione ha suscitato reazioni a livello internazionale. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha condannato gli attacchi russi, definendoli “orribili” e “ignobili”. Biden ha sottolineato l’impegno degli Stati Uniti a sostenere l’Ucraina, inviando ulteriori armi e aiuti per migliorare la resilienza della rete energetica del Paese. Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha esortato gli alleati a rispondere con fermezza alle minacce di Mosca, accusando la Russia di intensificare le violenze con l’uso di bombe a grappolo e attacchi mirati contro infrastrutture essenziali.
La tensione tra Mosca e l’Occidente si intensifica ulteriormente, con Putin che si è detto pronto a colpire anche i siti militari in Europa. Tuttavia, ha rivolto un’apertura al presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, definendolo un politico “intelligente e capace di trovare soluzioni”.
Con l’inverno alle porte, l’escalation del conflitto aggrava la crisi umanitaria in Ucraina, mentre entrambe le parti continuano ad intensificare le operazioni militari in un contesto sempre più polarizzato e complesso.
