A cura di Ionela Polinciuc
Nella notte scorsa, le forze russe hanno scatenato un pesante bombardamento sulle infrastrutture energetiche ucraine, lanciando circa 100 droni d’attacco e più di 90 missili di varia tipologia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato l’attacco su Telegram, denunciando l’uso di munizioni a grappolo, che hanno colpito diverse aree civili, aggravando la già delicata situazione nel paese.
“L’obiettivo dell’attacco è stato il nostro settore energetico”, ha scritto Zelensky nel suo messaggio, sottolineando l’intensità e la gravità dell’offensiva. Le forze russe hanno preso di mira principalmente le infrastrutture vitali per l’approvvigionamento energetico dell’Ucraina, con l’intento evidente di indebolire la capacità del paese di mantenere il controllo e il funzionamento delle sue risorse strategiche.
Oltre a questo, Zelenskyj ha denunciato l’uso delle munizioni a grappolo, che hanno colpito indiscriminatamente anche le zone civili, un atto che il presidente ha definito come “un’escalation molto spregevole delle tattiche terroristiche russe”. Le munizioni a grappolo, altamente pericolose, sono note per il loro impatto devastante, specialmente quando vengono utilizzate in aree densamente popolate, causando danni significativi a persone e infrastrutture non militari.
Gli attacchi aerei e missilistici hanno colpito vari settori delle infrastrutture energetiche, mettendo a dura prova la capacità dell’Ucraina di far fronte all’inverno in corso e incrementando il rischio di ulteriori disagi per la popolazione. La reazione delle forze ucraine è stata immediata, ma l’escalation del conflitto sottolinea la continua intensità e brutalità delle operazioni militari da parte della Russia.
Le autorità ucraine stanno monitorando la situazione e preparando risposte adeguate a questi attacchi devastanti, mentre la comunità internazionale condanna l’uso di tattiche di guerra che mettono in pericolo la vita civile e colpiscono deliberatamente infrastrutture essenziali per la sopravvivenza del paese.