23 Settembre 2024, lunedì
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Il Ruolo di Giorgia Meloni nella nuova politica estera: La Merkel del XXI secolo?

A cura di Giovanni De Ficchy

Ora che non è più fantapolitica pensare a Donald Trump nuovamente eletto presidente Usa, si può iniziare a fantasticare sul ruolo che Meloni può avere in questa partita.

Meloni può aspirare a diventare l’anello di congiunzione, la cerniera tra Europa e Stati Uniti, ora che Berlino e Parigi hanno la leadership in retromarcia e la Gran Bretagna è sempre più in mano ai laburisti.

La nostra premier dopo essersi fatta apprezzare a livello mondiale per serietà, preparazione e anche simpatia, passerà a ricoprire un ruolo molto importante nel vecchio continente, ossia quello, che ha giocato per tanti anni la tedesca Merkel.

Gli equilibri in Europa sono cambiati, la locomotiva non è più la Germania, anzi al contrario, sembra un vagone su fermo su un binario morto.

Merkel divenne ministro della gioventù a 34 anni nel 1990, e Meloni a 30 anni nel 2008.

Merkel nacque in una famiglia di preti protestanti in una miserabile Germania Ovest appena quattro anni dopo l’occupazione.

Fu soprannominata lattaia per il suo rossore e il suo aspetto semplice quando divenne ministro del governo della Germania dell’Est nel 1990.

Lo usò a suo vantaggio.

Angela Merkel considerava l’indipendenza della Germania, ad esempio la sicurezza energetica, come una merce di scambio.

Merkel ha negoziato gas naturale più economico da Putin, pensando che l’avrebbe pagato con la sovranità polacca, ucraina e dell’Europa orientale.

Prima di allora, ha negoziato con gli Stati Uniti e la Cina negoziando il coinvolgimento della Germania in misure antiterrorismo, i diritti umani degli uiguri e l’autonomia tibetana all’interno della Repubblica Popolare Cinese, ecc. 

La carriera di Meloni è come quella di Merkel, .

È diventata consigliera comunale di Roma nel 1998, quando ha compiuto 21 anni.

Ha frequentato una scuola pubblica a Roma e ottenne buoni voti all’Amerigo Vespucci Food, Wine and Hospitality Community College.

Nel 2006, a 29 anni, divenne parlamentare, la più giovane nella sua convocazione parlamentare. Fu eletta in una lista di partito regionale e, dopo 2 anni, il 71enne Silvio Berlusconi la invitò a unirsi al suo governo.

Dal 2020, ha guidato il Partito Conservatori e Riformisti Europei  (ECR),

In Meloni si può vedere il simbolo del consolidamento della destra europea che ha cavalcato le onde del populismo e ha avuto accesso a nuovi canali di diffusione dell’informazione attraverso blog e social media, ma che da allora è cresciuta ed è pronta a ripartire seriamente.

Meloni è stata la prima donna a ricevere l’incarico di guidare un governo, in Italia ed è anche la seconda più giovane di sempre.

Quando Meloni è diventata primo ministro nell’ottobre 2022, molti in Europa sono rimasti scioccati nel vedere un politico di un partito di estrema destra guidare l’Italia.

Giorgia Meloni è stata fondamentale per mediare con Viktor Orban, ad esempio, lei ha cambiato la percezione che se un leader di estrema destra arrivasse al timone di un membro fondatore dell’UE, questa sarebbe la fine dell’Europa.

Meloni rappresenta invece un punto di riferimento perché ha già dato diverse volte prova di moderazione e saggezza.

La sua caratura internazionale è senza ombra di dubbio uno dei suoi punti di forza, rendendola una leader affidabile e ascoltata in tutti gli incontri a cui ha partecipato.

Giorgia sa bene che, in Europa, a parte Orban, «the Donald» non ha molti amici.

Oggi negli Stati Uniti, lei sarà premiata , nel contesto del “Global Citizen Award”, un riconoscimento molto importante, che ogni anno viene consegnato dall’Atlantic Council durante l’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Come detto, il premio verrà consegnato da Elon Musk in persona, con il quale, come anticipato dall’agenzia Bloomberg, la premier si tratterà per un incontro a porte chiuse su varie tematiche, come spazio e intelligenza artificiale.

Nelle motivazioni del premio, non a caso di legge che “la premier italiana si è affermata come un importante interlocutore sul piano internazionale”.

Ad accompagnare la Meloni, infatti, ci saranno personaggi di spicco delle varie nazioni, ambasciatori Onu e riceveranno il riconoscimento altri leader come Nana Addo Dankwa Akufo-Addo, presidente ghanese, e Kyriakos Mitsotakis, suo omologo greco. 

Grande e giusto riconoscimento per la buona politica estera portata avanti così simile alla ex Cancelliera Angela Merkel.

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