19 Settembre 2024, giovedì
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Thierry Breton si dimette dalla commissione Europea: Accuse di “Gestione discutibile” contro Von der Leyen

A cura di Ionela Polinciuc

Thierry Breton, commissario europeo per il Mercato interno e designato dal presidente francese Emmanuel Macron per un secondo mandato, ha annunciato la sua dimissione dall’incarico. La notizia è stata comunicata tramite una lettera infuocata pubblicata su X, in cui Breton accusa la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, di una “gestione discutibile” e di aver tentato di sostituirlo nel processo di formazione del nuovo collegio.

Breton ha espresso il suo disappunto dopo che, secondo quanto riportato, von der Leyen avrebbe chiesto al governo francese di ritirare il suo nome come commissario per motivi personali non discussi direttamente con lui. In cambio, il presidente Ue avrebbe offerto un portafoglio politico più influente alla Francia, un’azione che Breton definisce come una “governance dubbia”. Le sue dimissioni, che hanno effetto immediato, mettono in discussione l’assetto finale della nuova Commissione Europea.

La Commissione Europea ha confermato che von der Leyen ha accettato le dimissioni di Breton e lo ha ringraziato per il lavoro svolto, sottolineando i contributi significativi del commissario, come l’approvazione del Digital Services Act e del Digital Markets Act. Ebbene, un portavoce della Commissione ha indicato che la formazione del nuovo collegio potrebbe subire dei ritardi, con la speranza di annunciare la nuova squadra già domani, ma sottolineando che in politica le ventiquattro ore possono essere lunghe.

Breton e von der Leyen avevano avuto contrasti già in passato, con Breton che aveva criticato apertamente lo stile di leadership della presidente e messo in dubbio il sostegno del suo partito, il PPE. Le tensioni erano ulteriormente aumentate dopo la controversia sulla nomina del tedesco Markus Piper e l’iniziativa di Breton contro le fake news, che Bruxelles aveva definito non coordinata con la presidenza.

I Verdi dell’Ue hanno commentato che von der Leyen non sarà dispiaciuta per la partenza di Breton, e hanno esortato la Francia ad agire rapidamente per mantenere la coerenza nella presentazione della nuova Commissione. Dirk Gotink del PPE ha definito “ridicolo” il comportamento di Breton, accusandolo di utilizzare rancori personali per complicare il processo di formazione della Commissione.

Dall’altro lato, Brando Benifei del PD ha riconosciuto l’impegno di Breton, sottolineando l’importanza delle sue azioni per un ambiente digitale più regolamentato e per la sovranità europea. Ha auspicato che il suo successore continui a lavorare su queste tematiche cruciali.

Quindi, la Francia dovrà ora indicare un nuovo commissario europeo. La scelta avverrà di concerto tra il neo-premier Michel Barnier e il presidente Emmanuel Macron, con l’obiettivo di garantire che il prossimo commissario francese possa contribuire efficacemente al successo della nuova Commissione europea.

Con l’immediata uscita di Breton, il futuro assetto della Commissione e le sue dinamiche potrebbero subire cambiamenti significativi, mentre l’Unione Europea si prepara ad affrontare una nuova fase di incertezze politiche e negoziazioni.

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