A cura di Ionela Polinciuc
Un allarmante focolaio di legionellosi ha colpito la provincia di Milano, causando la morte di quattro persone e portando a un totale di 53 contagiati, come riportato dal portale Epicentro dell’Istituto Superiore di Sanità, con dati aggiornati al 26 agosto 2024. Il focolaio ha avuto un impatto devastante sulla comunità locale, con la maggior parte dei casi che si è verificata tra giugno e agosto. L’età media delle persone colpite è di 71,7 anni, con 48 di loro che presentavano già fattori di rischio.
La legionellosi, una grave infezione polmonare causata dal batterio Legionella pneumophila, è nota per la sua capacità di proliferare in ambienti artificiali come impianti idrici, tubature, fontane e piscine, trasformandoli in veicoli di trasmissione della malattia. Nel caso del focolaio milanese, il 89% dei contagi (47 su 53) è avvenuto nel comune di Corsico, con i restanti casi registrati nel vicino comune di Buccinasco.
Le autorità sanitarie dell’ATS di Milano, insieme a Regione Lombardia e al Ministero della Salute, sono impegnate in intense attività di indagine e prevenzione per identificare la fonte dell’acqua contaminata e prevenire ulteriori contagi. Questo include approfondite analisi epidemiologiche, microbiologiche e ambientali, oltre a interventi specifici per ridurre i rischi associati alla Legionella negli impianti idrici degli edifici.
Questa situazione critica sottolinea la necessità di vigilanza continua e misure preventive rigorose per proteggere la salute pubblica da malattie infettive come la legionellosi, specialmente tra le popolazioni più vulnerabili.
