16 Settembre 2024, lunedì
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Federica Onori: L’Italia è ubriachi di propaganda russa e il nostro sistema informativo non reagisce

A cura di Ionela Polinciuc

La deputata Federica Onori denuncia l’influenza della propaganda russa nel sistema informativo italiano

Federica Onori, deputata di Azione ed ex membro del Movimento 5 Stelle (M5s), denuncia la crescente debolezza del sistema politico e informativo italiano di fronte alla propaganda diffusa dal Cremlino. In un’intervista rilasciata a Linkiesta, Onori critica aspramente la scarsa resistenza del nostro Paese alle fake news provenienti dalla Russia, sostenendo che il prezzo più caro lo pagano l’opinione pubblica e l’Italia stessa.

Onori spiega che ha abbandonato il Movimento 5 Stelle principalmente per divergenze irrecuperabili in tema di politica estera. Descrive un Movimento in cui la strategia comunicativa ha un peso tale da dettare le linee di condotta dei parlamentari, invertendo spesso i ruoli. Onori cita un episodio significativo in cui, prima di intervenire in Aula sugli eventi del 7 ottobre, è stata obbligata a far visionare il testo del suo discorso al team di comunicazione per approvazione. Nonostante l’autorizzazione, il video del suo intervento fu successivamente tagliato nella parte in cui condannava senza riserve Hamas, evidenziando il potere della comunicazione interna al Movimento.

Durante il governo gialloverde, l’Italia si è avvicinata pericolosamente alla Russia e alla Cina. Onori critica l’accordo telefonico tra l’ex Premier Conte e Putin durante la pandemia, che portò in Italia un contingente russo composto perlopiù da militari, con una scarsa presenza di medici, ufficialmente destinato ad aiutare il Paese. Questa decisione, presa senza consultare il Consiglio dei Ministri, solleva dubbi sulla vera natura della missione russa, alimentando il sospetto che vi fossero motivazioni geopolitiche nascoste, come l’interesse per installazioni strategiche italiane.

Onori esprime preoccupazione anche per l’accordo con la Cina sulla Via della Seta, che, contrariamente alle aspettative, ha generato un deficit record per l’Italia, beneficiando soprattutto Pechino. Anche questo accordo fu firmato senza un adeguato dibattito parlamentare, rafforzando le critiche sulla mancanza di trasparenza e coinvolgimento democratico nelle decisioni di rilevanza internazionale.

La deputata denuncia le minacce subite dai giornalisti italiani da parte di Nicolai Lilin, che ha criticato aspramente i reporter che hanno seguito le truppe ucraine a Kursk. Onori condanna il silenzio imbarazzante del mondo culturale e informativo italiano di fronte a queste intimidazioni, sottolineando come la Russia continui a godere di un’influenza ingiustificata nel Paese, grazie a legami storici con diverse forze politiche italiane.

Secondo Onori, l’Italia soffre di un deficit informativo che la rende particolarmente vulnerabile alla propaganda russa. L’eccessiva presenza in tv di personaggi come Lilin e Orsini, che diffondono narrazioni pro-Cremlino, contribuisce a inquinare il dibattito pubblico, danneggiando la capacità dei cittadini di informarsi correttamente.

Per contrastare questa situazione, Onori propone diverse iniziative, tra cui un maggiore investimento nell’alfabetizzazione digitale per aiutare i cittadini a distinguere le fonti affidabili dalle fake news. Inoltre, suggerisce la presenza di fact-checker durante i dibattiti televisivi e la promozione di canali tv europei per ridurre l’isolamento culturale dell’Italia rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea.

Onori invita a boicottare le trasmissioni televisive che ospitano propagandisti filo-russi, ribadendo la necessità di mantenere alto il livello di informazione e di vigilanza per difendere la democrazia italiana dagli attacchi della disinformazione.

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