19 Settembre 2024, giovedì
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Vaiolo delle scimmie: Il Dott. Cesare Cilvini spiega sintomi, trasmissione e prevenzione

A cura di Ionela Polinciuc

Il vaiolo delle scimmie, noto anche come Monkeypox, è una malattia virale zoonotica che ha suscitato crescente preoccupazione a livello globale. Pur essendo meno mortale rispetto al vaiolo umano, questa malattia può causare gravi complicazioni, soprattutto in individui vulnerabili. Abbiamo intervistato il Dott. Cesare Cilvini, che ci offre una panoramica dettagliata sul virus, i suoi sintomi principali, le modalità di trasmissione e le misure di prevenzione più efficaci. Insieme al Dott. Cesare Cilvini, abbiamo approfondito le possibili complicazioni e i trattamenti attualmente disponibili, sottolineando l’importanza di un’adeguata informazione e prevenzione.

Dott. Cesare Cilvini, cosa sappiamo finora sul vaiolo delle scimmie?

Il vaiolo delle scimmie (Monkeypox) è una malattia virale zoonotica, cioè trasmessa dagli animali all’uomo, causata dal virus Monkeypox che appartiene alla stessa famiglia del virus del vaiolo umano (Orthopoxvirus). Anche se la malattia prende il nome dalle scimmie, il virus è stato rinvenuto in diversi animali, come roditori e scoiattoli, e la trasmissione può avvenire attraverso il contatto diretto con fluidi corporei, lesioni cutanee o respiratorie di animali infetti, oppure attraverso il contatto con superfici contaminate.

Quali sono le caratteristiche principali di questo virus, ma soprattutto quali sono i principali sintomi del vaiolo delle scimmie

Da premettere che il periodo di incubazione è da 6-13 giorni (può variare da 5 a 21 giorni).

I sintomi iniziali sono: febbre, mal di testa intenso, dolori muscolari, mal di schiena, linfonodi ingrossati, brividi ed esaurimento.

Eruzioni cutanee: inizia 1-3 giorni dopo la comparsa della febbre, spesso sul viso, per poi diffondersi ad altre parti del corpo, compresi palmi delle mani e piante dei piedi. Le lesioni passano attraverso diverse fasi: macule, papule, vescicole, pustole e infine croste che cadono.

Parliamo di una malattia grave?

La maggior parte dei casi è autolimitante e i sintomi durano da 2 a 4 settimane. Tuttavia, il vaiolo delle scimmie può causare gravi complicazioni, specialmente in individui immunocompromessi, bambini, o donne incinte.

Possono comparire complicazioni?

Si. Come ad esempio: infezioni secondarie, bronchite, sepsi, encefalite e cicatrici permanenti.

Dott. Cilvini, ci sono danni potenziali?

In alcuni casi, il vaiolo delle scimmie può provocare gravi infezioni della pelle, setticemia, encefalite, e problemi respiratori. La mortalità è variabile, con tassi storici compresi tra l’1% e il 10%, a seconda della variante del virus e delle condizioni del paziente.

Cicatrici: Le lesioni cutanee possono lasciare cicatrici permanenti.

Quali sono le modalità di trasmissione del vaiolo delle scimmie? È possibile il contagio da persona a persona?

I bambini piccoli, le donne incinte e le persone con un sistema immunitario compromesso (ad esempio, a causa dell’HIV) sono più a rischio di sviluppare forme gravi della malattia.

Le persone più a rischio sono gli individui immunocompromessi: Le persone con condizioni che indeboliscono il sistema immunitario, come l’HIV/AIDS, sono più suscettibili a forme gravi di vaiolo delle scimmie.

Bambini piccoli: I bambini hanno un rischio maggiore di complicazioni gravi.

Personale sanitario e familiari di pazienti infetti: Sono esposti a un rischio maggiore a causa del contatto ravvicinato con persone infette.

Viaggiatori e abitanti di aree endemiche: Le persone che vivono o viaggiano in aree dove la malattia è endemica (principalmente in alcune parti dell’Africa centrale e occidentale) sono più a rischio.

Esistono cure o trattamenti per il vaiolo delle scimmie?

Non esiste una cura specifica per il vaiolo delle scimmie. Il trattamento è principalmente di supporto e sintomatico, con l’uso di analgesici, antipiretici e idratazione.

Alcuni antivirali, come il tecovirimat e il cidofovir, possono essere utilizzati nei casi gravi o in persone ad alto rischio, ma la loro efficacia è ancora oggetto di studio.

Per quanto riguarda la vaccinazione, il vaccino contro il vaiolo umano ha dimostrato di offrire una certa protezione anche contro il vaiolo delle scimmie. Il vaccino *Jynneos (MVA-BN), specificamente sviluppato per prevenire sia il vaiolo che il vaiolo delle scimmie, è raccomandato per persone ad alto rischio.

Non sottovalutare la prevenzione. Evitare il contatto con animali potenzialmente infetti, utilizzare dispositivi di protezione individuale (DPI) in ambienti a rischio e mantenere buone pratiche di igiene sono misure preventive fondamentali.

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