A cura di Ionela Polinciuc
L’estate del 2024 sarà ricordata come il momento in cui il fenomeno dell’overtourism ha raggiunto il suo apice, suscitando non solo l’interesse dei media ma anche proteste da parte dei residenti locali. Secondo i dati del World Travel & Tourism Council (WTTC), i flussi turistici sono tornati ai livelli pre-pandemia, recuperando il 97% nel primo trimestre del 2024. Si prevede persino di superare del 2% i valori pre-Covid entro la fine dell’anno. Tuttavia, questo rinnovato afflusso di turisti ha portato a una situazione di sovraffollamento in molte destinazioni europee.
1. Lloret de Mar, Spagna
Al primo posto della classifica si trova Lloret de Mar, una cittadina sulla Costa Brava spagnola. Un tempo era un tranquillo villaggio di pescatori, ma ora è diventata una delle mete balneari più affollate d’Europa. Con un indice di densità turistica (IDT) di 128,48, Lloret de Mar è considerata la regina dell’overtourism, attirando un numero di visitatori che supera di gran lunga la capacità della città.
2. Opatija, Croazia
La città croata di Opatija, situata lungo la costa adriatica, ha vissuto un boom turistico che l’ha portata al secondo posto in questa classifica. Nota per le sue eleganti ville e la sua atmosfera aristocratica, Opatija è diventata una delle destinazioni più popolari della Croazia, superando di gran lunga la sua capacità di accoglienza.
3. Venezia, Italia
Venezia è la città italiana più sovraffollata, con un sovraccarico turistico che continua a crescere nonostante le misure introdotte per limitare il numero di visitatori. Le iconiche gondole e i canali sono ormai sommersi da fiumi di turisti, rendendo difficile la convivenza con i residenti.
4. Lisbona, Portogallo
La capitale portoghese, Lisbona, si trova al quarto posto, con oltre 4 milioni di turisti che hanno visitato la città nel 2024. Il fascino dei suoi tram, i vicoli pittoreschi e i monumenti storici attira un numero impressionante di visitatori, causando un sovraffollamento soprattutto nei periodi di alta stagione.
5. Porto, Portogallo
Anche Porto, seconda città portoghese in classifica, non è immune al fenomeno dell’overtourism. Famosa per il suo vino e l’architettura, Porto ha visto un incremento esponenziale del turismo, creando sfide per la gestione dei flussi turistici.
6. Palma di Maiorca, Spagna
Palma di Maiorca, capitale delle Baleari, è un’altra destinazione spagnola che soffre di turismo di massa. La città, conosciuta per le sue spiagge e la sua vivace vita notturna, è diventata un punto di riferimento per i turisti di tutto il mondo, portando a un sovraffollamento estremo durante i mesi estivi.
7. Salisburgo, Austria
Salisburgo, famosa per essere la città natale di Mozart e per il suo festival musicale, è la città più visitata in Austria. Questo piccolo gioiello alpino è ormai travolto da flussi turistici che superano di gran lunga le sue capacità ricettive.
8. Spalato, Croazia
Spalato, meta preferita dai giovani europei per la sua movida e il suo patrimonio storico, si posiziona all’ottavo posto. La città croata sta affrontando una pressione turistica crescente, specialmente durante la stagione estiva, quando il numero di visitatori esplode.
9. Bruges, Belgio
Bruges, con il suo fascino medievale e i suoi canali, è una delle principali attrazioni culturali del Belgio. Tuttavia, la città è ora vittima del suo stesso successo, diventando una delle città più sovraffollate d’Europa.
10. Santiago de Compostela, Spagna
Infine, Santiago de Compostela, famosa per il suo turismo religioso, chiude la top ten. Ogni anno, migliaia di pellegrini si recano nella città per completare il Cammino di Santiago, ma questo flusso continuo di visitatori ha portato a una situazione di overtourism che rischia di compromettere la qualità dell’esperienza spirituale.
Conclusioni
Questa classifica evidenzia come l’overtourism non colpisca solo le città più famose e iconiche, ma anche destinazioni meno note, che stanno vedendo aumentare esponenzialmente il numero di turisti. La gestione sostenibile del turismo diventa quindi una sfida cruciale per preservare l’identità e il benessere di queste città, garantendo al contempo un’esperienza di qualità per i visitatori.
