16 Settembre 2024, lunedì
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Caso Arianna Meloni: Le accuse e la reazione della politica italiana

A cura di Ionela Polinciuc

Un’esplosiva polemica ha scosso il panorama politico italiano a cavallo di Ferragosto, incentrata su Arianna Meloni, sorella della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. L’accusa lanciata da alcune testate giornalistiche ha sollevato il sospetto di un possibile coinvolgimento della sorella del premier in un traffico di influenze legato alle nomine di governo. Il caso è stato ulteriormente amplificato da un editoriale del direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, che ha ipotizzato l’esistenza di una manovra politica orchestrata dal centrosinistra per spingere i magistrati a indagare su Arianna Meloni.

La vicenda ha preso forma quando, poco prima di Ferragosto, Il Fatto Quotidiano e La Repubblica hanno pubblicato articoli che suggerivano la partecipazione di Arianna Meloni a riunioni decisionali sulle nomine della Rai e delle Ferrovie dello Stato. Queste indiscrezioni hanno portato a interrogazioni parlamentari da parte di due esponenti di Italia Viva (Iv), Raffaella Paita e Maria Elena Boschi, che hanno richiesto chiarimenti formali sul presunto coinvolgimento della sorella del premier.

Arianna Meloni ha respinto con forza queste accuse, definendole “fake news” e insinuando che si trattasse di una strategia deliberata per screditare la sua famiglia e, in particolare, sua sorella Giorgia. Questa versione è stata condivisa da esponenti di Fratelli d’Italia, che hanno accusato Italia Viva di orchestrare una “caccia alle streghe” contro la Meloni.

L’editoriale di Alessandro Sallusti, pubblicato il 18 agosto su Il Giornale, ha acceso ulteriormente il dibattito, suggerendo che il centrosinistra stia cercando di manipolare l’opinione pubblica e la magistratura per avviare un’indagine contro Arianna Meloni. Sallusti ha parlato di un “metodo Palamara”, un riferimento al presunto uso strumentale della magistratura per fini politici, e ha accusato esplicitamente Italia Viva di essere coinvolta in questa presunta manovra.

Il direttore de Il Giornale ha evidenziato come questa campagna mediatica contro Arianna Meloni potrebbe mirare a farla apparire come una figura influente e corrotta, nonostante la mancanza di prove concrete. Ha citato come esempio la nomina di Giuseppina Di Foggia a capo di Terna, la cui presunta vicinanza ad Arianna Meloni è stata smentita dalla stessa interessata.

La risposta di Matteo Renzi, leader di Italia Viva, non si è fatta attendere. In un lungo post su X (ex Twitter), Renzi ha rigettato le accuse mosse da Sallusti e Fratelli d’Italia, sottolineando che le interrogazioni parlamentari delle sue esponenti erano legittime e che il compito dell’opposizione è proprio quello di chiedere chiarimenti al governo. Renzi ha anche ironizzato sul fatto che venisse accusato di complottare con i magistrati, ribadendo il suo impegno a fare opposizione in modo civile e senza ricorrere a insulti.

Giorgia Meloni, contattata dall’Ansa, ha espresso preoccupazione per la situazione, ritenendo plausibile l’ipotesi di Sallusti di un attacco orchestrato contro sua sorella. Ha paragonato la situazione a quelle affrontate in passato da Silvio Berlusconi, denunciando l’uso di “metodi squallidi e disperati” per cercare di destabilizzare il suo governo. Tuttavia, la premier ha dichiarato che queste azioni non faranno altro che rafforzare la sua determinazione a proseguire il lavoro intrapreso per “smontare il sistema di interessi che tiene in ostaggio l’Italia da troppi anni”.

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