A cura di Ionela Polinciuc
Il virus West Nile continua a destare preoccupazioni in Italia, con un recente caso fatale che ha colpito un uomo di 89 anni a Carpi, in provincia di Modena. Questo decesso è l’ultimo di una serie di eventi preoccupanti legati alla diffusione del virus, che ha spinto le autorità locali a prendere misure straordinarie per prevenire ulteriori contagi.
L’89enne, con preesistenti patologie croniche, è deceduto dopo aver contratto l’infezione da West Nile. Il paziente era ricoverato presso l’ospedale Ramazzini di Carpi e rappresenta uno dei quattro casi recenti identificati nella provincia. Gli altri tre casi riguardano sempre soggetti anziani, attualmente ricoverati negli ospedali Ramazzini e Baggiovara a Modena. Dall’inizio dell’estate, i casi di West Nile in provincia di Modena sono saliti a otto.
Il bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) aggiorna la situazione nazionale del virus West Nile. Nel periodo dal 18 al 24 luglio 2024, sono stati segnalati sette nuovi casi umani, portando il totale a 13 casi confermati dall’inizio di maggio. Questi includono sette casi di infezione neuro-invasiva (quattro in Emilia-Romagna, uno in Friuli Venezia Giulia, uno in Puglia e uno importato dagli Stati Uniti), quattro casi asintomatici identificati in donatori di sangue e due casi di febbre, importati da Oman e Marocco. Le province coinvolte con circolazione dimostrata del virus ora ammontano a 17, distribuite in sei regioni: Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Abruzzo e Puglia.
A seguito dell’aumento dei casi e della positività riscontrata in una gazza a Rimini, il Comune di Riccione ha adottato un’ordinanza per intensificare le misure di prevenzione contro il virus West Nile. A partire dal 5 agosto e fino al 31 ottobre, saranno eseguiti trattamenti straordinari contro la zanzara comune, vettore principale del virus.
- Trattamenti Adulticidi e Larvicidi: Gli organizzatori di eventi all’aperto con almeno 200 partecipanti nelle ore serali devono eseguire trattamenti adulticidi. Per le aree già trattate con larvicidi, è richiesto un intervento straordinario con adulticidi seguito da trattamenti larvicidi ogni 20 giorni in un raggio di 200 metri intorno all’area dell’evento.
- Obblighi di Comunicazione: Gli organizzatori devono affiggere cartelli informativi con almeno 48 ore di anticipo e comunicare i dettagli del trattamento all’Associazione Romagnola Apicoltori e all’Ufficio Igiene e Sanità Pubblica di Rimini.
- Sanzioni: Il mancato rispetto delle disposizioni comporta sanzioni da 25 a 500 euro. La Polizia Locale, l’Ausl e altri ufficiali competenti saranno incaricati di controllare e applicare le sanzioni.
Il virus West Nile può causare sintomi gravi, specialmente negli anziani e nelle persone con condizioni di salute compromesse. I sintomi più gravi includono febbre alta, mal di testa, convulsioni, encefaliti, paralisi e coma, sebbene si manifestino in meno dell’1% dei casi.
Per prevenire l’infezione, è consigliabile:
- Utilizzare Repellenti: Applicare repellenti contro le zanzare e indossare abiti a maniche lunghe, soprattutto all’alba e al tramonto.
- Prevenire la Riproduzione delle Zanzare: Cambiare frequentemente l’acqua nelle ciotole per animali e mantenere le piscinette per bambini in posizione verticale quando non in uso. Evitare l’acqua stagnante.
- Consultare i Servizi di Medicina dei Viaggi: In caso di viaggi in aree endemiche, consultare il servizio di medicina dei viaggi delle Aziende Ulss prima della partenza.
Ad oggi, non esistono terapie specifiche o vaccini per la febbre West Nile, rendendo fondamentale la prevenzione e la sorveglianza.
Con l’aumento dei casi e le misure straordinarie adottate, è cruciale che le comunità rimangano vigili e partecipino attivamente alle iniziative di prevenzione per contenere la diffusione del virus.
