8 Settembre 2024, domenica
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Test per l’epatite C: È cruciale per chi è nato tra il 1945 e il 1975, avvertono gli esperti

A cura di Ionela Polinciuc

Gli esperti sanitari raccomandano vivamente il test per l’epatite C a tutte le persone nate tra il 1945 e il 1975. Questa indicazione si basa su evidenze che mostrano una diagnosi tardiva in oltre un terzo dei casi, con conseguenti complicazioni gravi. La diagnosi precoce è cruciale per prevenire danni irreversibili al fegato e per contribuire agli sforzi globali di eliminazione della malattia.

Epatite C: Una malattia silenziosa

L’epatite C è un’infezione virale che colpisce il fegato e può rimanere asintomatica per anni, rendendo difficile la diagnosi precoce. Globalmente, circa 80 milioni di persone sono affette dal virus dell’epatite C (HCV), che corrisponde all’1,1% della popolazione. In Italia, il numero di pazienti trattati è il più alto d’Europa, ma la maggior parte delle diagnosi avviene in ritardo, rendendo difficile raggiungere l’obiettivo fissato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità di eliminare l’epatite C entro il 2030.

Campagna di screening: L’iniziativa

Recentemente, esperti e società scientifiche hanno sollecitato l’avvio di una campagna di screening per il test dell’epatite C, rivolta in particolare a chi è nato tra il 1945 e il 1975. Questa iniziativa, nata in Spagna, è stata adottata a livello globale, compresa l’OMS, con l’obiettivo di identificare e trattare i casi non diagnosticati. L’uso di nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale hanno abbattuto i costi e migliorato l’accesso al test, rendendolo più fattibile e necessario.

Epatite C: Sintomi e diagnosi

Il virus dell’epatite C si trasmette principalmente attraverso il contatto con il sangue infetto. I sintomi iniziali possono comparire da 1 a 3 mesi dopo l’infezione e includono:

  • Febbre
  • Stanchezza o debolezza
  • Ittero (colorazione giallastra della pelle e degli occhi)
  • Urine scure e feci chiare
  • Nausea e vomito
  • Inappetenza
  • Dolori addominali e articolari

Nella fase acuta, che dura tra 2 e 12 settimane, circa il 50% delle persone guarisce spontaneamente. Tuttavia, in alcuni casi l’infezione diventa cronica, portando a sintomi persistenti come:

  • Debolezza e stanchezza
  • Malessere generale
  • Difficoltà digestive
  • Gonfiore e dolore addominale
  • Dolori muscolari e articolari
  • Umore altalenante e depressione

Le complicazioni croniche possono includere malattie extraepatiche, causate dalla risposta immunitaria del corpo.

Negli ultimi anni, il trattamento dell’epatite C è notevolmente migliorato grazie all’introduzione di antivirali ad azione diretta, che sono altamente efficaci. Tuttavia, la diagnosi precoce rimane essenziale per una cura efficace.

Attualmente non esistono vaccini contro l’epatite C, e la prevenzione si basa sull’evitare il contatto con il sangue infetto. Effettuare il test è il passo fondamentale per identificare l’infezione e iniziare il trattamento tempestivo.

Per ulteriori dettagli e per sapere come fare il test, visitare il sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e le risorse sanitarie locali.

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