A cura di Giovanni De Ficchy
Oggi la domanda che tutti si fanno è: Kamala Harris riuscirà a battere Donald Trump ?
La stampa liberal la presenta come un talento purissimo, libero di esprimersi, ma per tre anni l’ha trattata invece come una politica incompiuta, priva di risultati e senza personalità.
Gli stessi media che oggi la presentano come la migliore scelta possibile l’hanno raccontata per oltre tre anni come una politica mediocre e senza risultati da raccontare.
Assistiamo adesso invece al tentativo quasi disperato di dare a Kamala Harris una credibilità che non ha mai avuto.
Kamala è stata in verità una vice presidente senza storia e con molte più gaffe che dichiarazioni memorabili.
La sua prima volta alla Casa Bianca l’ha vista grandi problemi di efficienza e comunicazione del suo ufficio, tensioni con West Wing, e tassi di popolarità sempre molto bassi.
Harris è probabilmente vista più a sinistra di Biden, gli elettori moderati , faranno molta fatica a votare per lei.
L’ex senatrice della California dovrà anche decidere in tempo record quale sarà la sua piattaforma e se in qualche modo si differenzierà da quella di Biden.
E non ha mai dovuto davvero affrontare una contesa elettorale competitiva , eccetto nel 2010, quando ha vinto la corsa per Procuratore Generale in California con solo 1 punto di vantaggio.
È tra i più grandi flop delle primarie di tutti i tempi, essendo entrata nella corsa del 2020 con molte risorse e clamore, ma fallendo nel raggiungere anche solo il voto dell’Iowa.
Infatti si era dovuta ritirare prima, perché non c’erano più soldi, un messaggio o una struttura operativa, è stato un completo flop.
La stampa al servizio dei poteri forti negli Stati Uniti è molto prevedibile, ha messo in scena nell’ordine; prima i tentativi di minimizzare i problemi di tenuta fisica e mentale di Joe Biden, poi la terribile campagna per costringerlo a ritirarsi dopo il disastro del dibattito televisivo del 27 giugno.
Harris si trova a ereditare almeno alcuni dei problemi dell’amministrazione Biden come l’inflazione o l’emergenza immigrazione al confine Sud, crisi della quale ha avuto la sfortuna di essere il volto pubblico della politica impopolare dell’amministrazione.
Se ci fosse stata una qualche attività di copertura sulla salute o i problemi legati all’età di Biden, corre il rischio di esserne coinvolta.
Harris, con pochi mesi per lanciare una campagna contro Trump, non può permettersi di ripetere gli errori che hanno affondato la sua prima campagna elettorale
