A cura di Ionela Polinciuc
Pier Silvio Berlusconi, figlio dell’ex premier Silvio Berlusconi, ha ribadito la sua intenzione di rimanere nel mondo dell’imprenditoria, nonostante il fascino della politica. Durante la serata di presentazione dei palinsesti Mediaset, Berlusconi ha risposto alle numerose domande della stampa riguardanti una sua possibile entrata in politica. Pur riconoscendo l’attrazione e l’adrenalina che la politica può suscitare, che sente di avere ereditato dal padre, ha chiarito che il suo interesse rimane nel campo imprenditoriale.
Berlusconi ha affermato che, sebbene il fascino della politica sia presente, preferisce continuare il suo lavoro come amministratore delegato di Mfe-Mediaset. “Parlare con le persone è stato il mio mestiere per più di 30 anni perché la TV questo fa”, ha spiegato. Tuttavia, ha sottolineato la differenza tra la partecipazione elettorale e il sacrificio richiesto dalla vita politica quotidiana. “Chi te lo fa fare? Questo abbastanza ovunque, ma in Italia…”, ha commentato, evidenziando le difficoltà specifiche del contesto politico italiano.
Un altro aspetto che Berlusconi ha toccato è il conflitto di interessi che deriverebbe dalla sua eventuale entrata in politica. “Come lo metti? Vendi tutto? Molli tutto in mano a qualcuno? Non è un tema leggero”, ha detto, ribadendo che non ha commissionato sondaggi sulla sua possibile candidatura e definendo queste voci come “una balla totale”. Ha inoltre sottolineato che le sue visite a Roma sono esclusivamente per motivi di lavoro, non legati alla politica.
Berlusconi non ha esitato a esprimere le sue opinioni politiche su diversi temi. Ha criticato la proposta della Lega di aumentare i limiti di affollamento del tetto pubblicitario della Rai per abbassare il canone, definendola “un pasticcio”. Ha anche attaccato il sindaco di Milano, Beppe Sala, riguardo all’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa al padre, Silvio Berlusconi.
Pier Silvio Berlusconi ha poi discusso della situazione politica generale in Italia, elogiando la stabilità del governo attuale. Ha anche parlato del ruolo dei moderati nella politica italiana, affermando che “sono la maggioranza ma oggi non hanno qualcuno in cui si riconoscono veramente”. Secondo lui, questa situazione rappresenta “un’opportunità pazzesca” per i moderati di trovare una figura in grado di rappresentarli adeguatamente.
