8 Settembre 2024, domenica
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I Leader della NATO confermano il loro sostegno all’Ucraina tra diverse crisi

A cura di Ionela Polinciuc

I leader della NATO si sono riuniti il 10 luglio per celebrare il 75° anniversario dell’alleanza, cercando di rafforzare il sostegno all’Ucraina in un momento segnato da attacchi russi e incertezze politiche in Occidente.

Il vertice, caratterizzato da uno sfarzoso evento a Washington, è stato inaugurato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il quale ha cercato di unire l’Occidente e rassicurare gli elettori americani sulla sua capacità di governare nonostante le crescenti tensioni elettorali. All’età di 81 anni, Biden è sotto pressione per dimostrare di essere ancora all’altezza del suo ruolo.

La celebrazione dei tre giorni dedicati all’alleanza, composta ora da trentadue nazioni, è iniziata il 9 luglio con un discorso di Biden che ha annunciato un nuovo sistema di difesa aerea per Kiev. Nel suo discorso, ha esortato all’unità contro il presidente russo Vladimir Putin, il quale ha avviato l’invasione dell’Ucraina nel 2022.

“Non commettete errori. L’Ucraina può e vuole fermare Putin”, ha dichiarato Biden con forza, ricevendo applausi dai presenti. Tuttavia, alla vigilia del vertice, la Russia ha intensificato i suoi attacchi, lanciando una raffica di missili sull’Ucraina che ha provocato decine di vittime, inclusi civili a Kiev, dove un ospedale pediatrico è stato ridotto in macerie.

Biden ha esteso l’invito al vertice al presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj, così come ai leader di quattro partner chiave del Pacifico – Giappone, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda – con l’intento di rafforzare il ruolo della NATO nella gestione della crescente influenza della Cina.

Parallelamente, Biden si trova ad affrontare una difficile campagna elettorale contro Donald Trump. L’ex presidente ha spesso messo in discussione l’utilità della NATO e ha suggerito la possibilità di forzare un accordo di pace in cui l’Ucraina cederebbe terre alla Russia, una posizione che ha sollevato preoccupazioni tra gli alleati occidentali.

Mentre i leader NATO cercano di presentare un fronte unito, le tensioni interne e le sfide politiche non mancano. Il primo ministro ungherese Viktor Orbán, noto per le sue posizioni controverse e spesso in contrasto con le politiche dell’UE e della NATO, ha partecipato all’evento, mettendo in luce le divergenze all’interno dell’alleanza.

Il vertice ha visto anche la partecipazione di leader europei e di rappresentanti di tutte le nazioni membre, i quali hanno discusso non solo della situazione in Ucraina ma anche delle strategie per affrontare altre crisi globali, inclusa la gestione delle minacce cibernetiche e la sicurezza energetica.

La NATO ha ribadito il suo impegno a sostenere l’Ucraina non solo militarmente ma anche umanitariamente. L’annuncio di Biden riguardante il nuovo sistema di difesa aerea è stato accolto con gratitudine da parte di Zelenskyj, che ha sottolineato l’importanza del sostegno occidentale per la resistenza ucraina.

Mentre il vertice prosegue, i leader NATO continuano a lavorare per definire ulteriori misure di supporto all’Ucraina, dimostrando che, nonostante le sfide interne e le incertezze politiche, l’alleanza rimane impegnata nella difesa dei valori democratici e della sicurezza collettiva.

Il 75° anniversario della NATO è segnato non solo da celebrazioni, ma anche da un rinnovato impegno verso la sicurezza globale e il sostegno ai paesi membri e partner, ribadendo l’importanza dell’unità di fronte alle minacce comuni.

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