3 Ottobre 2024, giovedì
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Sentenza del TAR Lazio: Accolto il ricorso di Angelo Turco, Giudice di Pace presso il Tribunale di Nola

A cura di Ionela Polinciuc

Roma- 24 giugno 2024: Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per il Lazio ha accolto il ricorso presentato da Angelo Turco, Giudice di Pace presso il Tribunale di Nola, contro il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) e il Ministero della Giustizia, annullando il provvedimento di non conferma del suo incarico.

Il contesto della controversia

Il ricorso, registrato con il numero 12734 del 2023, era stato presentato da Turco, rappresentato dagli avvocati Luigi Maria D’Angiolella e Maria Bianca D’Angiolella. Il provvedimento contestato risale al 14 luglio 2023, quando il CSM aveva deciso di non confermare Turco nel suo ruolo di Giudice di Pace a Nola, in seguito alla sua mancata presentazione a un colloquio orale fissato per il 14 ottobre 2022. Secondo il CSM, la convocazione era stata regolarmente inviata via mail istituzionale, ma Turco non si era presentato.

Le ragioni del ricorso

Turco ha contestato la decisione del CSM, sostenendo di non aver mai ricevuto la convocazione per il colloquio. Il TAR, esaminando il caso, ha rilevato che non vi era prova certa dell’effettiva ricezione della convocazione da parte del ricorrente. Il semplice invio di una mail ordinaria, secondo il Tribunale, non può attestare ufficialmente l’avvenuta ricezione del messaggio.

La decisione del TAR

Il TAR, nella sentenza pronunciata il 24 aprile 2024, ha sottolineato che l’amministrazione avrebbe dovuto sincerarsi dell’effettiva ricezione della convocazione, considerando la manifesta disponibilità del magistrato alla conferma nel ruolo e il pregresso rapporto fiduciario. La mancata presentazione di Turco, che aveva fatto esplicita domanda di conferma, avrebbe dovuto indurre il CSM a verificare eventuali disguidi e a fornire assistenza.

Il Tribunale ha quindi ritenuto che la decisione del CSM fosse viziata da eccesso di potere e violazione del principio di proporzionalità, accogliendo il ricorso e annullando il provvedimento di non conferma. L’amministrazione dovrà ora adottare nuovi provvedimenti conformi alla decisione del TAR.

Questa sentenza rappresenta un importante riconoscimento dei diritti dei magistrati onorari e ribadisce l’importanza della certezza nelle comunicazioni ufficiali. Il TAR ha compensato le spese di lite tra le parti in causa, ordinando l’esecuzione della sentenza da parte dell’autorità amministrativa. La vicenda di Angelo Turco evidenzia la necessità di procedure amministrative trasparenti e accurate, soprattutto in ambito giudiziario.

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