A cura di Carlo Albero Paolino
Manca poco alle elezioni del Parlamento Europeo dell’8 e 9 giugno in Italia; il bel paese eleggerà 76 europarlamentari dei 705 seggi del Parlamento europeo. In lizza per il PD c’è Elly Schlein, candidata come capolista al Centro e nelle Isole, mentre il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, sarà capolista al Nord-Est e la giornalista Lucia Annunziata nel Sud. Il Movimento 5 Stelle sta scegliendo i suoi candidati, ma il leader Giuseppe Conte non ci sarà. Giorgia Meloni dovrebbe candidarsi, ma è probabile che lo confermi nei prossimi giorni. Matteo Salvini, invece, non sarà nelle liste, mentre il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, sarà presente in tutte le circoscrizioni tranne che nelle isole. Questi sono alcuni dei nomi quasi certi. La certezza si avrà con la presentazione delle candidature, che dovranno essere presentate entro il 1° maggio. Da evidenziare, rispetto alle scorse elezioni, gli studenti fuori sede, per la prima volta, avranno la possibilità di votare a distanza, senza la necessità di tornare al comune di residenza.
Ufficiale, da giorni, è la candidatura di Ilaria Salis, simbolo della lotta contro il fascismo, per la lista di Alleanza Verdi-Sinistra, capolista nel Nord-Ovest. Ma chi è la “non maestra”, bensì una laureata in lettere, che ha svolto alcune supplenze occasionali, fino allo scorso anno, in scuole secondarie? Ilaria Salis, anima del centro sociale Boccaccio di Monza, è stata arrestata l’11 febbraio 2023 in Ungheria con l’accusa di lesioni aggravate nei confronti di alcuni manifestanti di estrema destra, durante un evento a Budapest per “il giorno dell’onore”. Il crimine è considerato estremamente grave con sentenze severe secondo il sistema legale ungherese. La prof, vanta anche di un curriculum politico con quattro condanne e ventinove denunce. L’antifascista, quindi, tenta la carta dell’immunità parlamentare.
Ufficiale, da poche ore, è anche la candidatura del generale Roberto Vannacci alle elezioni Europee con la Lega, annunciata da Matteo Salvini durante la presentazione del suo libro “Controvento” a Milano. “Sono contento che gli italiani nelle liste della Lega in tutti i collegi elettorali possano scegliere il nome del generale Vannacci. Sono contento che un uomo di valore come il generale abbia deciso di portare avanti le sue battaglie di libertà assieme alla Lega.
Nei mesi scorsi, un generale dell’esercito come Roberto Vannacci è stato travolto da fango e critiche per il suo libro, “Il mondo al contrario”, in cui esprimeva opinioni sgradite al conformismo del politicamente corretto. Il militare è stato infangato, linciato, dileggiato. E pazienza se il suo libro ha venduto più di autori chic che poi danno lezioni sui giornali e in tv. Aggiungo, per chiarezza: non condivido tutte le riflessioni di Vannacci, ma difendo strenuamente il diritto di esprimere delle idee. Anzi, la comune battaglia a difesa dell’Italia, della sicurezza e delle libertà ci ha portato a condividere, per i prossimi anni, l’impegno a cambiare questa Europa con la candidatura nelle liste della Lega”.
Viviamo, ancora in una nazione dove si assegnano “medaglia al valore” a chi viola i diritti, a discapito di chi, la medaglia al valore l’ha conquistata facendo rispettare i diritti. Ci verrebbe da dire: “il mondo al contrario”.