20 Settembre 2024, venerdì
HomeArte & SpettacoloCarrara - L’arte e la storia

Carrara – L’arte e la storia

Carrara – L’arte e la storia delle cose: le figlie di Martini e Severini
come “modelle” del Novecento
A cura di Carla Cavicchini

Una mostra d’arte non è mai solo una semplice sequenza di opere, frutto di diverse
espressioni artistiche e sensibilità e ordinate secondo criteri oggettivi cronologici o
stilistici. Talvolta un’esposizione può regalare “incontri” davvero inaspettati, curiosi,
perfino poetici.
Accade a Palazzo Cucchiari di Carrara, dove fino al prossimo 29 ottobre è in
corso la mostra Novecento a Carrara. Avventure artistiche tra le due guerre, a
cura di Massimo Bertozzi. Tra le oltre 120 opere sistemate nelle sale
dell’elegante Palazzo Cucchiari, per esempio ve ne sono alcune che
rappresentano bambini e infatti l’allestimento espositivo genera l’incontro di
due figlie d’arte: Maria, chiamata Nena, figlia di Arturo Martini e Gina, figlia di
Gino Severini, due autentici protagonisti dell’esposizione di Carrara che un
secolo fa scelsero le proprie figlie come “modelle” di importanti realizzazioni
artistiche.
«La terracotta di Martini esposta a Torino nel 1930 col titolo La mia bambina – dice
Bertozzi -, è stata modellata ad Albissola durante l’estate e alla fine delle vacanze,
Nena è affacciata al finestrino del treno che la sta riportando in collegio, le braccia,
strette al busto, aggettano nel vuoto, nella posizione, un tempo vietata, di sporgersi
dal finestrino: l’espressione malinconica dello sguardo è supportata dalla bocca
socchiusa, di chi vorrebbe dire qualcosa di lamentevole, ma si trattiene perché tanto è
inutile. La sua posa asimmetrica accoglie suggestioni anticlassiche e a modo loro
novecentesche, sempre in bilico tra intimismo del sentire e monumentalità della
forma, tra realismo e astrazione, e tuttavia c’è in questa figura, grazie alle sottili
vibrazioni della materia, un vigore naturale nuovo, assaporato subito di Carrà, per il
quale ‘non è più soltanto architettura di volume ma forma rattenuta e sentimento
poetico’».
Anche il pittore cortonese Gino Severini ritrasse la figlia Gina nel 1927, come omaggio
al pittore e miniatore francese Jean Fouquet, al culmine della stagione del suo ritorno
all’ordine e della riscoperta della pittura quattrocentesca. «Gina sposerà lo scultore
romano Nino Franchina – afferma il curatore della mostra -, che insieme al suocero
sarà uno degli artefici dell’approdo a Carrara di Carlo Sergio Signori, impegnato alla
realizzazione del monumento ai Fratelli Rosselli di Bagnole-de-l’Orne».
Da notare infine che proprio Martini e Signori nel 1947 «lavorarono nello stesso
laboratorio – conclude Bertozzi -, probabilmente senza mai incontrarsi e tuttavia
intenti a realizzare due opere estremamente significative: Arturo Martini, la statua di
Palinuro, monumento al Partigiano Masaccio, l’ultima della sua vita; Carlo Sergio
Signori invece con il monolite dei fratelli Rosselli, la sua prima opera in marmo nonché
il primo monumento astratto d’Europa».
 
INFO MOSTRA
Fondazione Giorgio Conti
NOVECENTO A CARRARA. AVVENTURE ARTISTICHE TRA LE DUE GUERRE
A cura di Massimo Bertozzi
Fino a 29.10.2023
Palazzo Cucchiari, via Cucchiari 1, Carrara
Orari: fino al 17.09.2023: MA-ME-GI-DO ore 9.30-12.30 e 16-20; VE-SA: 9.30-12.30 e
16-23; dal 19.09.2023 fino al 29.10.2023: MA-ME-GI-DO ore 9.30-12.30 e 15-20; VE-
SA: 9.30-12.30 e 15-21; chiusa LU
Aperture straordinarie: LU 14.08.2023 ore 9.30-12.30 e 16-20; GI 07.09.2023 ore
9.30-12.30 e 15-23
Ingressi: € 10; ridotto € 8; gruppi 10-29 persone € 8; da 30 in poi € 7; gratuito giovani
fino a 18 anni accompagnati dai genitori, portatori di handicap e accompagnatore,
giornalisti con tesserino nazionale; previste convenzioni Unicoop, Coop, Touring

Sponsorizzato

Ultime Notizie

Commenti recenti