Le sanzioni imposte dall’Ue contro la Russia sono “il prezzo per la strada” che ha scelto Putin, quella della “morte” e della “distruzione. Voglio essere molto chiara: le sanzioni resteranno. Adesso è il momento di essere risoluti, non è il momento per l’appeasement”. Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, nel suo quarto discorso sullo Stato dell’Unione a Strasburgo, davanti alla first lady ucraina Olena Zelenska, con la quale si recherà oggi in visita a Kiev per “discutere” con il presidente Volodymyr Zelensky come aumentare l’accesso dell’Ucraina al mercato unico Ue e viceversa.
Per von der Leyen, le sanzioni funzionano: “Il settore finanziario russo è in terapia intensiva – aggiunge – abbiamo tagliato fuori dai mercati internazionali tre quarti del sistema bancario russo. Quasi mille imprese internazionali hanno lasciato la Russia. La produzione di auto è caduta di tre quarti rispetto all’anno scorso. Aeroflot deve tenere gli aerei a terra, perché non trova pezzi di ricambio. L’esercito russo sta prendendo microchip da lavastoviglie e frigoriferi per riparare le attrezzature militari, perché scarseggiano i semiconduttori. L’industria russa è a pezzi”, afferma.
La guerra in Ucraina, dice ancora, non riguarda solo Kiev, “è una guerra sull’energia, alla nostra economia, ai nostri valori e al nostro futuro. E’ l’autocrazia contro la democrazia. Sono qui con la convinzione che con coraggio e solidarietà Putin fallirà e noi prevarremo”.
“Ci voleva un immenso coraggio per resistere alla crudeltà di Putin, e voi l’avete trovato. E si è levata una nazione di eroi. L’Ucraina è forte perché persone come suo marito, il presidente Zelensky, sono rimaste a Kiev a resistere, insieme con lei e i suoi bambini. Avete dato coraggio ad una intera nazione. E abbiamo visto negli ultimi giorni che il coraggio degli ucraini sta pagando. La solidarietà dell’Europa con l’Ucraina rimarrà incrollabile”. La risposta dell’Europa all’attacco russo all’Ucraina è stata “unita, determinata e immediata. E dovremmo esserne orgogliosi”, sottolinea ancora von der Leyen.
In Europa, ha continuato, “dobbiamo rimuovere gli ostacoli per le piccole e medie imprese, che hanno sempre messo i loro dipendenti, anche in tempo di crisi. L’inflazione e l’incertezza colpiscono particolarmente duro su di loro. Presenteremo un piano di soccorso per le pmi chiamato BeFit, rendendo più semplice fare affari” in Europa, con “meno burocrazia”. Per questo “rivedremo la direttiva sui pagamenti in ritardo”, dato che oggi in Europa “un fallimento su quattro” è dovuto a ritardi nei pagamenti.