Un impero costruito soprattutto nel settore della grande distribuzione con il riciclaggio di soldi dalla provenienza illecita. Sarebbe quello, secondo l’accusa, costruito in pochi anni da Michele Guglielmino, di 48 anni, ritenuto vicino alla cosca mafiosa Cappello. Agenti della squadra mobile e della divisione polizia anticrimine della Questura di Catania hanno sottoposto a sequestro preventivo numerosi beni mobili, immobili e imprese nell’ambito della grande distribuzione alimentare a lui riconducibili per un valore stimato in oltre 41 milioni di euro.
Michele Guglielmino, detto “Michele da Gesa”, ritenuto particolarmente attivo nel traffico degli stupefacenti, è stato in passato indagato e condannato. La sua “vicinanza” al clan mafioso Cappello è sostenuta da collaboratori di giustizia. Sarebbe stato molto vicino a Angelo Cacisi, elemento di vertice della cosca, al quale, secondo la Procura, avrebbe favorito la latitanza, è stato già coinvolto in un due operazioni antidroga a Enna e Catania.Secondo l’accusa si è distinto nella capacità di inserirsi nel mercato della grande distribuzione di generi alimentari, reimpiegando il denaro nell’acquisto di beni e nella costituzione di numerose attività commerciali, tutte a lui riconducibili. A suo carico è stata anche richiesta l’applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale.
a cura di Giuseppe Cascella